CATARATTA

PATOLOGIE

La cataratta è l’opacizzazione del cristallino, lente trasparente collocata tra l’iride (membrana che dà il colore all’occhio) e il corpo vitreo (massa gelatinosa, incolore che riempie per i 4/5 l’occhio) e deputata a mettere a fuoco le immagini sulla retina. È una patologia molto frequente in età avanzata anche se si possono verificare cataratte giovanili e congenite.

Cause

Le cause sono solitamente legate all’invecchiamento ma possono anche essere dovute a traumi oculari, malattie oftalmiche o sistemiche (come il diabete), difetti ereditari o congeniti.

Il cristallino può diventare opaco anche per cause legate allo stile di vita adottato, per questo si consiglia di seguire una dieta sana, praticare attività fisica regolare, astenersi dal fumo, proteggersi gli occhi dal sole.

Sintomi

Spesso il primo sintomo dell’inizio della patologia è la sensazione di avere la necessità di cambiare gli occhiali da vista.

Talvolta si percepisce una visione doppia, anche chiudendo un occhio (diplopia monoculare), ipersensibilità alla luce (fotofobia) e abbagliamento. Si ha come la sensazione di avere un velo davanti gli occhi, per cui le immagini perdono nitidezza dei colori, luminosità e contrasto. La pupilla, che normalmente è nera, può con il tempo apparire di colore giallastro o addirittura bianca.

Diagnosi

La cataratta si diagnostica effettuando una visita oculistica completa. L’oculista esamina l’occhio in biomicroscopia, per determinare il tipo, la dimensione e dove è collocata l’opacità del cristallino.

Cura

La cataratta non può essere curata con la terapia farmacologica ma solo esclusivamente con la terapia chirurgica.

L’intervento (facoemulsificazione) viene eseguito in anestesia locale o topica ( con l’istillazione di gocce di collirio anestetico nel sacco congiuntivale), con l’utilizzo di uno strumento che viene introdotto nell’occhio attraverso un’incisione di circa due millimetri. Questo strumento, chiamato facoemulsificatore, con l’emissione di ultrasuoni, frantuma e aspira il cristallino. Successivamente si impianta un cristallino artificiale chiamato IOL, lente che può correggere difetti refrattari preesistenti e ridare al paziente una visione nitida.

Quando si opera

La cataratta va operata quando provoca un deficit visivo, per cui chi ne è affetto non riesce a svolgere le quotidiane attività o quando il rinvio dell’intervento aumenta i rischi operatori e puo peggiorare altre patologie coesistentii (come il glaucoma).

Complicanze dell’intervento

Le attuali tecniche chirurgiche hanno ridotto i rischi che riguardano sia l’atto operatorio che il periodo post operatorio. Tra le complicanze si possono elencare l’ipertono (aumento della pressione oculare) e l’occhio secco. Può verificarsi la formazione della cataratta secondaria, un’opacizzazione della capsula posteriore del cristallino (l’involucro dove si appoggia il cristallino artificiale e che si trova dietro allo stesso). Le cause non sono del tutto note, solitamente si può presentare da un paio di anni dall’intervento.

Come preparasi all’intervento

Di seguito alcuni consigli per affrontare l’intervento in modo sereno:

appuntarsi giorno e ora dell’intervento
sospendere al momento indicato le medicine controindicate
continuare regolarmente tutte le altre terapie (antiipertensive, ipoglicemizzanti…)
non mangiare da 5 ore prima dell’intervento, bere solo acqua
evitare di portare gioielli e anelli
farsi accompagnare
portare un paio di occhiali protettivi da sole
prevedere la visita oculistica di controllo

Dopo l’intervento

Dopo l’intervento l’occhio operato viene protetto con una benda e il giorno successivo medicato e controllato. Il paziente deve effettuare una terapia post operatoria in collirio per circa 30 giorni. Sono previsti controlli fino alla completa guarigione